mercoledì 17 settembre 2014

IL SANGUE NON E’ ACQUA: LA STORIA DI GIANCARLO


           Sono Donatore di Sangue della CRI dal 1972. 

        Talvolta mi è capitato di fare un volo fantastico insieme a quella massa rosso scura di prezioso sangue, immaginando di entrare nella storia di qualcuno che ritrovava dentro di sé la forza di continuare a lottare ed a vincere in questa vita.

Ho donato sangue anche per miei parenti, amici, conoscenti che ne avevano bisogno, ma ho capito fino in fondo il senso di questo scambio salutare nel 2001, quando mi sono ritrovato io stesso nella ICU (Intensive Care Unit) di un ospedale tedesco.

La mia pressione sistolica era arrivata a 57 mmHg e il battito cardiaco era molto debole e significativamente tachicardico, il tutto dovuto ad una drammatica emorragia interna asintomatica in seguito a 5 ulcere gastriche devastanti.

Solo 5 trasfusioni di sangue, una dietro l’altra, mi hanno tenuto in vita ed era fantastico vedere quel monitor che col suo “Bip,…. Bip…”, piano piano mi dava valori sempre più vicino al normale.

Stavo ritrovando le mie forze grazie a quegli sconosciuti donatori. Lo scambio ematico è uno strumento magnifico che va incoraggiato sempre e dovunque!

           Alcuni anni fa, mentre passava un’ambulanza sotto casa, mi è capitato di fare mente locale a quel mio episodio e mi sono immedesimato col paziente che trasportava.

Mi immaginavo che quella sirena che gridava non lo facesse solo per avere spazio nel traffico cittadino, ma che allo stesso tempo desse voce alla paura di morire e la voglia di continuare a lottare per la vita della persona che trasportava.

In quel momento ho sentito tanto il desiderio di essere io alla guida di quell’ambulanza a dare una mano, oppure di essere uno dei primi, se non il primo, dei soccorritori a raggiungere il malcapitato, magari ancora prima che arrivasse l’ambulanza.

Ed è così che è cominciata la mia stupenda avventura con la CRI.

Per adesso faccio vari servizi di primo soccorso, il volontariato presso il D.E.A. (Dipartimento di Emergenza e Accoglienza) di un ospedale e, grazie alla patente CRI, effettuo trasporti di pazienti (ma non interventi di urgenza).

Entro la fine dell’anno farò l’esame per essere autista di ambulanza (corso TSSA- Trasporto Sanitario – Servizio Ambulanze).


Giancarlo – autista CRI




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